MobilityDog
La disciplina di MobilityDog è uno strumento educativo utilissimo per aumentare le competenze del team cane-conduttore. Nata in Svizzera negli anni ’90, ha avuto buon successo e si è diffusa velocemente.
Queste sono le basi per un buon lavoro di MobilityDog.
Se veramente si vuole trasformare la disciplina di MobilityDog in un metodo di “lavoro”, non relegandola ad una semplice attività ricreativa, il messaggio che deve essere diffuso è “insegnare ad osservare”.
Il cane ed il suo conduttore, infatti, devono cominciare ad essere considerati come un’unica identità imprescindibile l’uno dall’altro. I tecnici di MobilityDog rivestono, a tal riguardo, una grande importanza.
Grazie alla loro capacità di educatori ed alla continua pratica nella disciplina di MobilityDog stessa, hanno, più di ogni altro, facilità nel valutare il percorso più adeguato per il raggiungimento dell’importante obiettivo pedagogico e/o educativo a cui tendono con il loro lavoro.
Gli attrezzi utilizzati durante le giornate di formazione di MobilityDog non devono essere visti nè tanto meno considerati come un OBIETTIVO ma, piuttosto, come uno STRUMENTO per raggiungere l’obiettivo finale che, indubbiamente, sarà quello del “buon lavoro” svolto da cane e conduttore insieme.
Attraverso l’osservazione dei metodi di lavoro agli attrezzi è possibile valutare il livello di comunicazione e di affiatamento che lega il cane al suo conduttore e viceversa. Per le sue caratteristiche è un ottimo strumento per migliorare l’inserimento e l’integrazione del cane nella società urbanizzata.
La disciplina, durante le manifestazioni è aperta e idonea anche e soprattutto a binomi senza alcuna competenza, si articola in 18 prove standard da eseguire ciascuna nel tempo limite di 1 minuto; i tempi di esecuzione e la tipologia delle prove sono tali da non creare stress psico-fisico al cane (e al conduttore) indipendentemente dall’età e dalla taglia.